Nelle prime elezioni regionali dopo il sisma che ha sconvolto l'Abruzzo nel 2009, la maggioranza uscente subisce una dura sconfitta. Dopo un lunghissimo pomeriggio di scrutini, la spunta
Luciano D'Alfonso, candidato del centrosinistra. Con lui il 46,26% degli abruzzesi che si sono recati alle urne. Battuta d'arresto per Gianni Chiodi, governatore uscente, appoggiato nuovamente dal centrodestra. A suo favore il 29,26% degli elettori. Terzo posto con un trend simile alle europee per il MoVimento Cinque Stelle, la cui candidata, Sara Marcozzi, si ferma al 21,38%. Quarto e ultimo posto, infine, per Maurizio Acerbo di "Un'Altra regione", che ottiene il 3,09% dei consensi.
Un consenso diffuso e omogeneo, quello che ha permesso a D'Alfonso di diventare il nuovo inquilino di Palazzo Silone. L'ex sindaco di Pescara ha prevalso in tutte e quattro le circoscrizioni, superando, però, il 50% solo in provincia dell'Aquila. Con lui quasi tutti, i comuni del cratere ed il Capoluogo, in cui D'Alfonso ha totalizzato il 56% delle preferenze. Chiodi si consola, invece, prevalendo nella sua Teramo, in cui è stato sindaco dal 2004 al 2008.
Un consenso diffuso e omogeneo, quello che ha permesso a D'Alfonso di diventare il nuovo inquilino di Palazzo Silone. L'ex sindaco di Pescara ha prevalso in tutte e quattro le circoscrizioni, superando, però, il 50% solo in provincia dell'Aquila. Con lui quasi tutti, i comuni del cratere ed il Capoluogo, in cui D'Alfonso ha totalizzato il 56% delle preferenze. Chiodi si consola, invece, prevalendo nella sua Teramo, in cui è stato sindaco dal 2004 al 2008.
Il nuovo governatore
Luciano D'Alfonso è nato a Lettomanoppello, un paese della Majella pescarese, nel 1965. Doppia laurea in Filosofia e Scienze politiche, nel 1995 è eletto presidente della provincia di Pescara con il sostegno del centrosinistra. Con i suoi 30 anni, è stato uno dei presidenti più giovani d'Italia. Non ricandidatosi nel 1999, approda all'Emiciclo nel 2000, forte di 10.000 preferenze raccolte nella circoscrizione di Pescara.
Nel 2003 lascia il Consiglio regionale per ritornare a Pescara. Della città dannunziana è eletto sindaco superando al ballottaggio Carlo Masci proposto da un centrodestra che governava il comune dal 1994. Ricandidatosi nel 2008, è riconfermato al primo turno con poco più del 50% dei voti. Contemporaneamente, nel 2007, aveva partecipato alla fondazione del Partito Democratico, di cui assume la segreteria regionale.
Nel dicembre 2008 comincia il calvario giudiziario, da cui uscirà cinque anni più tardi con assoluzioni in formula piena. Terminati i processi, quindi, comincia la riabilitazione politica. D'Alfonso partecipa alle primarie di coalizione del centrosinistra per la scelta del candidato presidente da opporre a Gianni Chiodi. Supera agilmente (76,2% dei voti) Franco Caramanico, ex sindaco di Guardiagrele di SEL, e Alfonso Mascitelli, proposto dall'Italia dei Valori. A sostenerlo nella corsa di Palazzo Silone ben otto liste: Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Centro Democratico-Liberali, Abruzzo Civico, Regione Facile e Valore Abruzzo.


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