Delle elezioni europee si è detto di tutto e di più. Talk show, dibattiti, tribune elettorali hanno scandito queste ultime settimane di campagna elettorale, in cui partiti combattono per una nuova mobilitazione dell'elettorato. Votare è un diritto ed un dovere, ricordano le istituzioni. Perciò, a pochi giorni dalla grande data vale la pena di ricordare come esso va esercitato.
Quando votare?
Prima grande novità di questa tornata sarà la data del voto. Questa volta, infatti, si voterà solo di domenica. Motivo? Il 25 maggio è il termine ultimo in cui gli Stati possono indire la consultazione elettorale. Magra consolazione, i seggi resteranno aperti dalle 07:00 alle 23:00, cioè un'ora in più del solito. Subito dopo comincerà lo scrutinio.
Da ricordare!
Insieme alla tessera elettorale portare un documento di riconoscimento (la carta d'identità è più che sufficiente, l'importante è che sia valida!). Solo passata questa "prima prova" si può accedere al seggio con tanto di scheda e matita.
Come votare?
Sulla scheda saranno presenti i simboli dei partiti. Affianco, sulle tre linee si possono esprimere le preferenze, indicando il cognome del candidato (e il nome se ci sono casi d'omonimia). Come avviene già per le comunali, anche alle europee si deve rispettare la parità di genere: su 3 nomi, dunque, uno deve essere di sesso opposto agli altri due. Pena, l'annullamento della terza preferenza.
Come si attribuiscono i seggi?
Il sistema elettorale è un proporzionale puro, e i seggi scattano in funzione dei voti ottenuti a livello nazionale dalle singole liste. Si escludono, quindi, quelle che non raggiungono il 4%. Alle restanti, vengono distribuiti i seggi tra le cinque circoscrizioni, in relazione al numero di voti ottenuti in ciascuna di esse. Quindi si selezionano i candidati più votati.
