Ballottaggi, tutte le sfide regione per regione: Lazio

Saranno nove i comuni laziali approdati al ballottaggio, tra cui nessun capoluogo. Riuscirà il centrodestra a riscattare il magro risultato del primo turno o il centrosinistra allungherà ancora il passo, mostrando un dominio incontrastato sulla regione?

Hinterland romano
Il ballottaggio più importante è sicuramente quello di Guidonia-Montecelio, che è il comune non capoluogo più popolato della regione. Qui, approdano al secondo turno Eligio Rubeis, sindaco uscente del centrodestra, e Domenico De Vincenzi, appoggiato dal centrosinistra e l'Udc. Tra i due c'è un divario di sette punti. Abbastanza - dato l'exploit del Movimento Cinque Stelle (16,27%) e il sostegno al sindaco delle liste di Aldo Cerroni - per far dormire sonni tranquilli al primo cittadino in carica.

Secondo centro per popolazione chiamato nuovamente alle urne è Civitavecchia. Qui, la sfida sarà tra il sindaco uscente Pietro Tidei, sfiduciato dal consiglio comunale a novembre, e il pentastellato Antonio Cozzolino. Otto sono i punti che separano i due candidati, che hanno rifiutato ogni ipotesi di apparentamento con le altre liste.

C'è, poi, Tivoli, altro comune chiamato al voto anticipatamente dopo la sfiducia al sindaco Sandro Gallotti (centrodestra). La maggioranza uscente, al primo turno, è stata sonoramente battuta, perché sono andati al ballottaggio Manuela Chioccia del centrosinistra e il civico Giuseppe Proietti. In una campagna senza apparentamenti, nonostante le spaccature della sinistra, la candidata Pd mantiene un vantaggio di 10 punti.

Ai Castelli Romani, sfida aperta in tre città: Ciampino, Frascati e Grottaferrata. Nella prima ci sarà un braccio di ferro tra Giovanni Terzulli (centrosinistra) e Mauro Testa, esponente socialista appoggiato anche da Forza Italia. Anche qui niente apparentamenti, ragion per cui Testa dovrà farcela con le proprie forze se vuole recuperare i venti punti di svantaggio sul favorito Terzulli. A Grottaferrata, invece, il centrodestra è avanti al centrosinistra: il forzista Giampiero Fontana è al 36,86% contro il 27,67% di Alessandro Broccatelli. Nella città di San Nilo ha, però, sicuramente pesato la spaccatura a sinistra, con Rita Consoli, che ha conquistato un ingente 17,21%. Proprio ai dissidenti si rivolge Broccatelli, nell'intento di evitare un colpo di mano del centrodestra. Infine, derby della sinistra in quel di Frascati: da un lato Sel e dissidenti democratici con Roberto Mastrosanti (28,23% al primo turno), dall'altro il Pd di Alessandro Spalletta (27,49%), che ha incassato l'appoggio del Nuovo centrodestra. Per il resto, all'orizzonte si prevede nessun apparentamento e tanto astensionismo: sia i pentastellati di Emanuele Dessì sia i forzisti di Mirko Fiasco preferiranno una gita fuori porta alle urne.

C'è, poi, Fonte Nuova, dove lo storico sindaco Graziano Di Buò, appoggiato da Fratelli d'Italia, Nuovo Centrodestra e una lista civica, salta il ballottaggio per la prima volta dal 2002. Al secondo turno, infatti, sono approdati Fabio Cannella (centrosinistra) e Claudio Floridi (Forza Italia e liste civiche). Riuscirà Cannella a vincere nel comune più giovane della provincia romana, nonostante il risanamento della frattura tra i due candidati di centrodestra?

Nelle province
Nelle altre province ci saranno due ballottaggi: Civita Castellana e Cisterna di Latina. Nel centro della Tuscia, ci sarà la tradizionale sfida tra centrosinistra e centrodestra:  il sindaco uscente Gianluca Angelelli ha quindici punti di vantaggio su Franco Colamedici
A Cisterna di Latina, invece, sono fuori sia il Partito Democratico sia Forza Italia, che hanno deciso di non prendere una posizione netta. Quello che è certo è che la cittadina pontina rimarrà ancora una volta a centrodestra, dato che si sfideranno l'ex primo cittadino Mauro Carturan di Fratelli d'Italia e Eleonora Della Penna, appoggiata da Udc, Nuovo Centrodestra, Destra sociale e liste civiche. Carturan conserva un vantaggio di dieci punti su Della Penna, che potrebbero favorirlo dal momento che sia Francesco Panfili (17,61% al primo turno) sia l'uscente Antonello Merolla (13,45%) hanno deciso di non schierarsi.

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