Verso le regionali emiliane: il Pd dice sì alle primarie ma Bonaccini non scioglie ancora la riserva
Alla fine saranno primarie. La direzione regionale emiliana del Partito Democratico dice sì all'idea di lasciar scegliere ai cittadini il proprio rappresentante tramite le elezioni primarie. Cade, dunque, l'ipotesi di un candidato di bandiera, ventilata nei giorni scorsi.
Primarie in autunno
Innanzitutto ci sarà una commissione preparatoria della tornata, proposta dal segretario regionale Stefano Bonaccini e presieduta da Giorgio Sagrini. Essa sceglierà le modalità di elezioni e, soprattutto, la data della competizione. Per il momento si tratta di ipotesi, ma si parla insistentemente di domenica 14 settembre.
Richetti in campo
Il primo a scendere in campo, senza tradire le aspettative, è il deputato Matteo Richetti. Già presidente del consiglio regionale, mister preferenze nella circoscrizione di Modena alle scorse elezioni, Richetti è un renziano di ferro. Volto giovane della politica, è stato uno dei promotori delle primarie. Se fino a qualche giorno fa l'ipotesi della candidatura era un'opzione da valutare, oggi è quasi una certezza, dopo l'annuncio di Benedetto Zacchiroli della nascita dei comitati "Richetti presidente".
Pressing su Bonaccini, che non scioglie la riserva
L'altro candidato, in linea teorica (almeno per il momento), dovrebbe essere Stefano Bonaccini. Renziano anche lui, attualmente è segretario del Pd emiliano oltre che responsabile nazionale degli enti locali. Il suo nome circola da giorni e ha già avuto l'endorsement del segretario provinciale del Pd di Bologna Raffale Donini. Tuttavia, ancora tutto tace, perché Bonaccini non ha ancora ufficialmente sciolto la riserva.
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