Primarie in Emilia-Romagna, sfida a due tra Balzani e Bonaccini

Alla fine sarà una corsa a due. Nella terra rossa per eccellenza, le primarie dei ritiri e delle polemiche vedranno una sfida interna al Partito Democratico. Da una parte, il segretario regionale e responsabile nazionale degli Enti locali Stefano Bonaccini; dall'altro il professor Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì.

Una sfida abbastanza scontata, visto che Bonaccini è riuscito a far convergere su di sé i voti di Patrizio Bianchi, Palma Costi e, non ultimo, del deputato renziano Matteo Richetti, ritiratosi proprio negli stessi giorni in cui è stato indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta "spese pazze". Ora, un breve ritratto dei due candidati.

ROBERTO BALZANI

L'outsider di queste primarie è il forlivese Roberto Balzani. Allievo di Giovanni Spadolini alla Cesare Alfieri di Firenze, insegna Storia all'Università di Bologna. Classe 1961, Balzani è stato prima esponente del Partito Repubblicano Italiano e, quindi, del Partito Democratico.
L'esordio in politica avviene nel 2009, quando accetta di partecipare alle primarie democratiche, organizzate a Forlì per la scelta del candidato sindaco in vista delle comunali di giugno. A sorpresa le vince di misura, battendo la prima cittadina uscente Nadia Masini. 
Dopo la vittoria al ballottaggio contro Alessandro Rondoni del centrodestra, Balzani approda a piazza Saffi. Si tratta, però, di un'esperienza segnata dalla conflittualità con la sua coalizione, che lo porterà a non ricandidarsi e a scrivere il libro Cinque anni di solitudine.

Balzani correrà alle primarie forte della lontananza rispetto all'apparato e della sua opposizione a Errani. Le sue priorità per l'Emilia-Romagna saranno l'ambiente, il risparmio energetico, l'università e i tagli agli sprechi nella burocrazia, recuperando l'attività di progettazione.

STEFANO BONACCINI

A contendere la poltrona a Balzani sarà Stefano Bonaccini, candidato che esprime una maggiore continuità con l'amministrazione uscente. Nato a Modena quarantasette anni fa, è sposato e padre di due figlie. Vicino ai movimenti per la pace, Bonaccini inizia la sua carriera politica a Campogalliano, dove è assessore col Partito Democratico della Sinistra. Eletto segretario cittadino di Modena, dal 1999 al 2006 è assessore comunale. Nel 2010 varca la porta dell'emiciclo nel listino di Vasco Errani. In questi anni, Bonaccini salirà alla ribalta nazionale sino a diventare responsabile nazionale degli Enti Locali del Partito Democratico di Matteo Renzi.

Più che per il programma, Bonaccini è al centro per le vicende giudiziarie in cui è stato coinvolto in questi giorni. Come Matteo Richetti, anche il segretario democratico è stato indagato per peculato in merito all'indagine spese pazze. 

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