Le elezioni regionali continuano ad avvicinarsi, anche se la data ancora non è stata ufficializzata. In breve, questo il quadro delle candidature nelle 7 regioni chiamate al voto nella prossima primavera. Di queste, due (Veneto e Campania) sono amministrate dal centrodestra, mentre nelle restanti cinque (Liguria, Toscana, Umbria, Marche e Puglia) la maggioranza uscente è di centrosinistra.
Nel centrodestra è assodata la ricandidatura di Luca Zaia, presidente uscente in quota Lega Nord. L’ex ministro dell’agricoltura del quarto governo Berlusconi punta ad una coalizione molto ampia, che gli consenta di rimanere a Palazzo Balbi anche per il prossimo quinquennio. Se c’è già il sì di Forza Italia, nel Nuovo Centrodestra l’appoggio non è tanto scontato. Soprattutto perché, a livello nazionale, Salvini ha sempre chiuso la porta agli alfaniani, attualmente nella maggioranza di governo affianco al Pd. Zaia, però, si dice ottimista, sperando di ricomporre le fratture interne. Come già accaduto a Verona nel 2012 e a Padova nel 2014, il candidato governatore avrà a disposizione anche una propria lista civica.
Il Partito Democratico, invece, tenta di bissare il successo delle europee di maggio, candidando la vincitrice delle primarie del 30 novembre Alessandra Moretti. Con Lady Like anche il Partito Socialista Italiano e l’Italia dei Valori. Assente, invece, Sinistra Ecologia Libertà, che, il 3 novembre scorso aveva già annunciato l’intenzione di non partecipare alla competizione interna alla coalizione.
Anche il Movimento Cinque Stelle, poi, scalda i motori in vista delle regionali. Dopo aver presentato i propri aspiranti consiglieri, il 5 dicembre è stata ufficializzata la candidatura di Jacopo Berti, vincitore delle regionalie.
VENETO
Il quadro delle candidature in Veneto si fa sempre più fluido perché le principali forze politiche hanno già mostrato le proprie carte.Nel centrodestra è assodata la ricandidatura di Luca Zaia, presidente uscente in quota Lega Nord. L’ex ministro dell’agricoltura del quarto governo Berlusconi punta ad una coalizione molto ampia, che gli consenta di rimanere a Palazzo Balbi anche per il prossimo quinquennio. Se c’è già il sì di Forza Italia, nel Nuovo Centrodestra l’appoggio non è tanto scontato. Soprattutto perché, a livello nazionale, Salvini ha sempre chiuso la porta agli alfaniani, attualmente nella maggioranza di governo affianco al Pd. Zaia, però, si dice ottimista, sperando di ricomporre le fratture interne. Come già accaduto a Verona nel 2012 e a Padova nel 2014, il candidato governatore avrà a disposizione anche una propria lista civica.
Il Partito Democratico, invece, tenta di bissare il successo delle europee di maggio, candidando la vincitrice delle primarie del 30 novembre Alessandra Moretti. Con Lady Like anche il Partito Socialista Italiano e l’Italia dei Valori. Assente, invece, Sinistra Ecologia Libertà, che, il 3 novembre scorso aveva già annunciato l’intenzione di non partecipare alla competizione interna alla coalizione.
Anche il Movimento Cinque Stelle, poi, scalda i motori in vista delle regionali. Dopo aver presentato i propri aspiranti consiglieri, il 5 dicembre è stata ufficializzata la candidatura di Jacopo Berti, vincitore delle regionalie.
LIGURIA
Quadro ancora da
tracciare in Liguria, dove, in campo, ci sono tanti nomi ma nessuna candidatura
ufficiale.
Il centrosinistra
attende il responso delle primarie dell’11 gennaio, che vedrà contrapposti l’ex
segretario dell’Udc genovese Massimiliano
Tovo, l’ex sindaco di Bologna e numero uno della Cgil Sergio Cofferati e l’attuale Assessore alla Protezione
Civile Raffaella Paita,
delfina del governatore uscente Claudio
Burlando e del premier Matteo Renzi. Oltre alle liste
ufficiali dei partiti è probabile la partecipazione del movimento civico Liguria
Cambia, fondato dal sindaco di Imperia Carlo
Capacci.
Nel centrodestra,
invece, si brancola ancora nel buio. Forza Italia ha messo in campo il nome del
vicepresidente del Consiglio regionale Luigi
Morgillo, mentre la Lega Nord, forte del risultato ottenuto il 23 novembre
in Emilia-Romagna, vorrebbe lanciare il vice di Salvini Edoardo Rixi, già candidato del
Carroccio a sindaco di Genova due anni fa. Altro nome che si fa insistentemente
è quello di Raffaella Della
Bianca.
Dopo la smentita
ufficiale da parte di Ferruccio
Sansa, giornalista del Fatto
Quotidiano, su una sua corsa alle regionali col Movimento Cinque Stelle, i
grillini hanno cominciato in questi giorni la selezione dei propri candidati
per il Consiglio regionale e per la presidenza.
Ancora da chiarire, poi, la posizione di Liguria Civica, il movimento fondato dal senatore montiano Maurizio Rossi, che non intende rimanere a guardare.
Ancora da chiarire, poi, la posizione di Liguria Civica, il movimento fondato dal senatore montiano Maurizio Rossi, che non intende rimanere a guardare.
TOSCANA
Di certo in Toscana c’è solo la ricandidatura del
governatore di centrosinistra Enrico Rossi. Per lui,
uno dei presidenti di regioni più amati, secondo quanto riportato dalla
governance poll del Sole 24 ore degli ultimi anni, niente primarie con la
benedizione del premier Matteo Renzi.
Anche il Movimento Cinque Stelle scalda i motori, con la scadenza della presentazione delle candidature per il Consiglio regionale dello scorso 14 dicembre. Solo dopo questa prima selezione si passerà al nome da opporre a Rossi. Nel centrodestra, invece, tutto tace. Forza Italia e Lega Nord provano a rinsaldare l’asse, mentre da Fratelli d’Italia chiede le primarie e spinge in avanti.
Di conseguenza, il partito di Giorgia Meloni ha già un nome in campo, quello di Giovanni Donzelli, mentre i primi due pensano ad un candidato civico e moderato, come il presidente della Camera di commercio di Grosseto Giovanni Lamioni. Per il momento, però, si tratta di rumors e non c’è alcuna ufficialità.
Anche il Movimento Cinque Stelle scalda i motori, con la scadenza della presentazione delle candidature per il Consiglio regionale dello scorso 14 dicembre. Solo dopo questa prima selezione si passerà al nome da opporre a Rossi. Nel centrodestra, invece, tutto tace. Forza Italia e Lega Nord provano a rinsaldare l’asse, mentre da Fratelli d’Italia chiede le primarie e spinge in avanti.
Di conseguenza, il partito di Giorgia Meloni ha già un nome in campo, quello di Giovanni Donzelli, mentre i primi due pensano ad un candidato civico e moderato, come il presidente della Camera di commercio di Grosseto Giovanni Lamioni. Per il momento, però, si tratta di rumors e non c’è alcuna ufficialità.
UMBRIA
In Umbria sono due i candidati
già in campo. Da un lato, la governatrice uscente Catiuscia Marini, che non dovrà passare per le primarie, dopo aver
ottenuto il via libera dall’assemblea regionale del Partito Democratico.
Dall’altro il sindaco di Assisi
Claudio Ricci, in campo con le
formazioni civiche Per l’Umbria Popolare,
Cambiare in Umbria e Ricci presidente per l’Umbria, che si è
sfilato dalle annunciate primarie del centrodestra. A questa competizione, di
cui ancora si sa poco e niente, dovrebbero concorrere Forza Italia, Fratelli d’Italia-Alleanza
Nazionale e Lega Nord. Per il momento, rumors vogliono una sfida a due tra il
berlusconiano Raffaele Nevi e Marco Squarti, appoggiato dal partito
di Giorgia Meloni.
Tutto tace dal Movimento Cinque
Stelle, dove consiglieri e candidato presidente verranno svelati dopo le
regionalie.
MARCHE
Nulla di deciso, ma tensione alle stelle, nelle Marche. Il centrosinistra ancora non trova la quadra, anche se l'intenzione è quella di riproporre l'alleanza allargata all'Udc e priva della sinistra radicale, così come avviene già in alcune realtà locali.
Si registra, tuttavia, una rottura tra il governatore uscente Gian Mario Spacca, pronto a una terza ricandidatura e il Partito Democratico, che vorrebbe un nome nuovo. Così, è possibile che l'attuale presidente corra alla testa di una lista - Marche 2020 - a cui hanno strizzato l'occhio sia Forza Italia sia Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. Negli ultimi giorni, poi, da Roma è stata ipotizzata la corsa della senatrice Camilla Fabbri, in ticket col segretario regionale democratico Francesco Comi. Contrariati, invece, gli alleati, che non sono d'accordo con questa "scelta dall'alto".
Anche il centrodestra non ha ancora svelato le sue carte. I nomi più probabili, al momento, restano quelli di Umberto Trenta e dell'ex sindaco e presidente della provincia di Ascoli Piceno Piero Celani.
Tutto tace, invece, dal Movimento Cinque Stelle, alle prese, questi giorni, con le regionalie.
CAMPANIA
Quadro abbastanza nitido, invece, per quel che concerne la Campania. I partiti di centrodestra, infatti, non hanno dubbi nel ricandidare nuovamente il presidente uscente Stefano Caldoro. Con l'attuale governatore ci saranno sicuramente Forza Italia, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Noi Sud e due liste civiche (una "del presidente" e una dell'ex ministro Clemente Mastella). È probabile, poi, anche la partecipazione alla coalizione dei Popolari per l'Italia dell'ex ministro Mauro.
Nel centrosinistra, invece, Pd, Sel, Idv e Psi hanno indetto le primarie per l'11 gennaio. A contendersi la poltrona sono tre esponenti democrat: il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca (già candidato della sinistra nel 2010), la deputata Angelica Saggese e l'europarlamentare Andrea Cozzolino, già vincitore, nel 2011, delle contestatissime primarie per il sindaco di Napoli. Una lotta, dunque, tutta interna ai democratici che tenteranno il colpo di mano aprendo uno spiraglio anche al Ncd e all'Udc.
I due soggetti politici si sono detti disponibili a dialogare con la sinistra, pur non chiudendo la porta a Caldoro, da loro sostenuto in Consiglio regionale durante tutta la legislatura.
Lavori in corso, invece, nel Movimento Cinque Stelle, che ha cominciato, come in molte altre regioni, il processo di selezione dei candidati tramite le regionalie.
PUGLIA
In Puglia l'unico candidato certo è il segretario regionale del Partito Democratico Michele Emiliano. Vincitore delle primarie del 30 novembre, l'ex sindaco di Bari ha l'appoggio dei partiti di centrosinistra e dell'Udc.
Sul fronte opposto, il centrodestra è ancora nel caos. Contro Emiliano, infatti, sono stati ipotizzati una rosa di nomi, dei quali nessuno è ancora ufficiale. L'ex presidente della provincia di Bari Francesco Schittulli, che ha ottenuto il sostegno del Nuovo Centrodestra e l'endorsemtent di Adriana Poli Bortone, fondatrice di Io Sud, potrebbe essere il candidato della coalizione, anche se a contendergli la nomination c'è anche Nino Marmo, ex An, oggi in Forza Italia. Nel partito di Berlusconi, però, c'è chi vorrebbe una corsa dell'ex governatore e ministro Raffaele Fitto, mister preferenze nelle scorse elezioni europee. L'europarlamentare, però, si è smarcato.
Il Movimento Cinque Stelle, invece, tace e organizza le regionalie.
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