Giornata di elezioni per il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta, che domani, dalle 7 alle 21 vedranno una gran parte degli enti del loro territorio rinnovare le proprie cariche amministrative di vertice. E se domani non dovesse bastare, il 24 maggio ci saranno i tempi supplementari.
Le sfide principali
Elezioni importanti, quelle che si terranno domani, non solo per l'alto numero di comuni coinvolti (250 su 326 in Trentino-Alto Adige, 68 su 74 in Valle d'Aosta), ma anche perché si giocheranno le partite più importanti della Regione, con i tre capoluoghi chiamati alle urne.
Delle tre sfide principali già si era parlato, ma tanto vale fare un rapido riepilogo di quanto accadrà.
AOSTA - Sette candidati sindaco ad Aosta, con la maggioranza uscente di centrodestra deflagrata in mille pezzi. Il fu Popolo della Libertà, infatti, correrà con la civica Popolari per Aosta candidando a sindaco Luca Lattanzi; la Lega Nord, invece, propone Nicoletta Spelgatta, mentre gli autonomisti di Vallée d'Aoste (Union Valdotine e Stella Alpina) cambiano schieramento, accasandosi nella coalizione che sostiene il segretario regionale del Partito Democratico Fulvio Centoz.
Anche sul fronte della sinistra, però, la frammentazione è tanta. Dopo la rottura del sodalizio con i democratici, l'Union Valdotine Progressiste non trova la quadra nemmeno con l'altro alleato in regione, cioè l'Alpe. Morale, il primo proporrà agli elettori Etienne Andrione, mentre i secondi candidano a sindaco Loris Sartore. Ci sarà, poi, L'Altra Valle d'Aosta che richiama la Lista Tsipras, che appoggia Carola Carpinello e il Movimento Cinque Stelle, che presenterà Luca Lotto.
BOLZANO - Sfida altrettanto affollata è quella di Bolzano. Anche qui, maggioranza e opposizione si presentano con numerose alternative per gli elettori. Pd e Svp proporranno nuovamente il sindaco uscente Luigi Spagnolli, in cerca del terzo mandato. Nel centrodestra, sono in quattro gli sfidanti del primo cittadino: Alessandro Urzì (Forza Italia - Unitalia e Alto Adige nel Cuore), Maria Teresa Tomada di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, il leghista Claudio Vettori e l'ex sindaco Giovanni Benussi, appoggiato da una lista civica e da CasaPound. La sinistra ecosociale, invece, sarà con Cecilia Stefanelli, mentre i Pensionati appoggeranno Dado Duzzi. A chiudere lo schieramento, il Movimento Cinque Stelle di Rudi Rieder e Angelo Gennaccaro con la lista Io sto con Bolzano.
TRENTO - In cinque si sfidano nel capoluogo di regione del Trentino-Alto Adige. Da un lato, il centrosinistra autonomista (PD-PATT-UPT-PSI) che ripropone il sindaco Alessandro Andreatta, che sarà sfidato da Claudio Cia (centrodestra), Paolo Negroni (Movimento Cinque Stelle), Antonia Romano (Lista Tsipras) e Paolo Primon (lista Popoli Liberi).
Delle tre sfide principali già si era parlato, ma tanto vale fare un rapido riepilogo di quanto accadrà.
AOSTA - Sette candidati sindaco ad Aosta, con la maggioranza uscente di centrodestra deflagrata in mille pezzi. Il fu Popolo della Libertà, infatti, correrà con la civica Popolari per Aosta candidando a sindaco Luca Lattanzi; la Lega Nord, invece, propone Nicoletta Spelgatta, mentre gli autonomisti di Vallée d'Aoste (Union Valdotine e Stella Alpina) cambiano schieramento, accasandosi nella coalizione che sostiene il segretario regionale del Partito Democratico Fulvio Centoz.
Anche sul fronte della sinistra, però, la frammentazione è tanta. Dopo la rottura del sodalizio con i democratici, l'Union Valdotine Progressiste non trova la quadra nemmeno con l'altro alleato in regione, cioè l'Alpe. Morale, il primo proporrà agli elettori Etienne Andrione, mentre i secondi candidano a sindaco Loris Sartore. Ci sarà, poi, L'Altra Valle d'Aosta che richiama la Lista Tsipras, che appoggia Carola Carpinello e il Movimento Cinque Stelle, che presenterà Luca Lotto.
BOLZANO - Sfida altrettanto affollata è quella di Bolzano. Anche qui, maggioranza e opposizione si presentano con numerose alternative per gli elettori. Pd e Svp proporranno nuovamente il sindaco uscente Luigi Spagnolli, in cerca del terzo mandato. Nel centrodestra, sono in quattro gli sfidanti del primo cittadino: Alessandro Urzì (Forza Italia - Unitalia e Alto Adige nel Cuore), Maria Teresa Tomada di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, il leghista Claudio Vettori e l'ex sindaco Giovanni Benussi, appoggiato da una lista civica e da CasaPound. La sinistra ecosociale, invece, sarà con Cecilia Stefanelli, mentre i Pensionati appoggeranno Dado Duzzi. A chiudere lo schieramento, il Movimento Cinque Stelle di Rudi Rieder e Angelo Gennaccaro con la lista Io sto con Bolzano.
TRENTO - In cinque si sfidano nel capoluogo di regione del Trentino-Alto Adige. Da un lato, il centrosinistra autonomista (PD-PATT-UPT-PSI) che ripropone il sindaco Alessandro Andreatta, che sarà sfidato da Claudio Cia (centrodestra), Paolo Negroni (Movimento Cinque Stelle), Antonia Romano (Lista Tsipras) e Paolo Primon (lista Popoli Liberi).
Gli altri comuni: qui Trento
A far da cornice al primo test amministrativo del 2015, però, non ci saranno solo le elezioni dei tre capoluoghi, ma anche di una serie di comuni importanti del Trentino: Rovereto, Pergine Valsugana e Riva del Garda.
ROVERETO - Quattro candidati sindaco e quindici liste nel secondo centro più importante del Trentino. Da un lato il centrosinistra autonomista che ripropone l'uscente Andrea Miorandi (Pd), che sarà appoggiato dal suo partito, dal PATT, dall'Unione per il Trentino e dalle liste civiche Rovereto Bene Comune, Rovereto merita, Aria di Centro con Miorandi. Nel centrodestra, il candidato sarà Marco Zenatti, appoggiato da Fratelli d'Italia-An, Lega Nord e lista Progetto Rovereto Città. Non ci sarà il simbolo di Forza Italia, con parte degli azzurri che saranno al fianco di Francesco Valduga nella lista civica Rovereto Libera. Valduga, figlio dell'ex sindaco Guglielmo, ha ottenuto anche l'appoggio dei Verdi, dei Popolari per Rovereto, Rovereto al Centro, Civici con Valduga. Infine, ci sarà anche il Movimento Cinque Stelle, con propone Paolo Vergnano.
RIVA DEL GARDA - Dodici liste per quattro contendenti per la poltrona di sindaco di Riva del Garda. Sulle acque del Benaco, il sindaco Adalberto Mosaner proverà a rimanere a galla beneficiando dell'appoggio di tutto il centrosinistra autonomista e dalla civica Riva Bene Comune. A contendergli il posto ci saranno il grillino Flavio Antonio Prada, Stefano Santorum per il centrodestra (FI, Lega Nord e liste civiche Rinnovamento, Oltre per Santorum e Rivanità) e, infine, Franca Bazzanella con le liste civiche L'Altra Riva e Laboratorio Civico.
PERGINE VALSUGANA - Anche a Pergine sono dodici le liste che affiancheranno i tre candidati sindaco. Da un lato l'uscente civico di centrodestra Roberto Oss Emer appoggiato da Prospettiva Futura, Pergiovane, Patto per Pergine, Civica per Pergine e Pergine città. Dall'altro, il centrosinistra che si ricompatta dopo la batosta del 2013, puntando su Stefano Tomaselli, appoggiato da PD, Unione per il Trentino, PATT, Verdi, PSE e Pergine Sostenibile. A fare da terzo incomodo, la leghista Donata Sopplesa.
Oltre ai tre centri che superano i 15.000 abitanti, gli altri comuni in cui si adotterà il doppio turno in quanto superano le 3.000 unità saranno: Ala, Aldeno, Avio, Baselga di Piné, Borgo Valsugana, Brentonico, Caldonazzo, Cavalese, Cles, Dro, Folgaria, Lavis, Ledro, Mezzolombardo, Mori, Pinzolo, la neonata Predaia, Predazzo, Storo, Tione di Trento e Volano.
Gli altri comuni: qui Bolzano
Oltre a Bozano, in terra altoatesina, si applicherà il doppio turno ad altri tre comuni con più di 15.000 abitanti: Merano, Bressanone e Laives.
MERANO - Nel terzo centro della regione, si contendono la poltrona occupata per dieci anni da Gunther Januth, una folla di dodici candidati sindaco, ciascuno appoggiato da una lista. L'unica eccezione è quella di Sigmar Stocker che avrà dalla sua le due formazioni della destra altoatesina Die Freiheitlichen e Burger Union fur Sudtirol. Per il resto, nel centrosinistra, ci saranno cinque candidati d'area: il vincitore delle primarie della SVP Gerhard Gruber, Diego Zanella per il PD, Dario Boninsegna per la Sinistra Ecosociale, Marcello Ciaramella per l'Italia dei Valori e Paul Rosch per i Grune-Verdi.
Nel centrodestra, Nerio Zaccaria correrà con la civica Alleanza per Merano, mentre la Lega Nord punterà su Rita Mattei e Alto Adige nel Cuore su Maria Cristina Cappello. Infine, tra i non collocati, il Movimento Cinque Stelle proporrà Francesca Schir, mentre la Civica per Merano sarà con Giorgio Balzarini.
BRESSANONE - Otto candidati e altrettante liste, invece, animeranno la competizione per il dopo Purgstaller. Il partito di maggioranza uscente, la SVP, propone Peter Brunner, che troverà sulla sua strada Mario Cappelletti (PD), Elda Letrari (Grune-Ecosociali), Danilo Noziglia (Lega Nord), Elisabetta Rella (Alto Adige nel Cuore), Barbara Mair (civica Demos Brixen-Bressanone), Walter Blaas (Die Freiheitlichen) e Roberto Spazzini (civica Insieme per Bressanone).
LAIVES - Cinque candidati sindaco e undici liste a Laives, dove il sindaco uscente Liliana Di Fede è anche la segretaria provinciale del Partito Democratico. Oltre al suo partito, Di Fede sarà appoggiata anche da socialisti, e due liste civiche - Con Liliana e Sicurezza @ Solidarietà - ma non dal SVP, che propone Giovanni Seppi, e da SEL, che si allea col Grune e la lista Fides a sostegno di Dario Volani. Presenti anche il Movimento Cinque Stelle con Paolo Castelli e la Lega Nord che appoggerà Christian Bianchi con le liste Indipendenti per Laives e Uniti per Laives.
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