Napoli, Bassolino: "Ricorso per la trasparenza, non per far perdere il Pd"

"L'ho detto fin dall'inizio: non sono in campo per far perdere il Pd o per perdere io". Queste le parole di Antonio Bassolino, sconfitto alle primarie napoletane di domenica scorsa, alla convention organizzata dai suoi sostenitori al Teatro Augusteo.


Bassolino: "L'Italia delle primarie non sia un codicillo"

L'ex sindaco è tornato sui motivi che l'hanno spinto a presentare il ricorso alla comissione di garanzia del partito, dopo la diffusione di un video da parte di Fanpage, in cui venivano si mostravano presunti brogli alle primarie di domenica scorsa, vinte da Valeria Valente.
Per Bassolino, infatti, il ricorso è dettato da motivi di trasparenza e non da un tentativo di destabilizzare il Pd che, comunque, aveva vissuto la sua candidatura a sindaco con grande imbarazzo. "L'Italia delle primarie non può essere quella dei codicilli" ha affermato Bassolino sostenendo che "perché le primarie si rafforzino ci sono tre condizioni irrinunciabili: trasparenza, trasparenza, trasparenza". 

"La trasparenza non si può cancellare con un colpo di spugna burocratica" ha, poi, proseguito l'ex governatore campano, sottolineando di aver fatto ricorso "per la legalità. La Costituzione, e le leggi successive, stabiliscono che ci sono 200 metri da ogni seggio da rispettare per l'attività di propaganda".

Bassolino: "L'unica guerra a Napoli è contro la camorra"

In sostanza, l'intento di Bassolino è quello di verificare che dietro la vittoria di Valeria Valente non ci siano state irregolarità. 

L'ex sindaco di Napoli, infatti, ha ribadito che non si tratta di una guerra interna con i vertici del partito. "A Napoli non c'è bisogno di guerre interne", ha spiegato l'ex governatore, "Abbiamo già una grande e terribile guerra, quella della camorra! Una guerra terribile", vista soprattutto in relazione alla recrudescenza della crescita del tasso di omicidi nel capoluogo campano nel corso del 2015. "Sono sceso in campo per amore della città", ha spiegato l'ex primo cittadino ai suoi interlocutori, sottolineando come "ho cominciato questa avventura da solo, io e il mio iPad, poi è cresciuto un sentimento in città".

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