Finisce con la vittoria dello schieramento progressista la prima sessione di elezioni provinciali del 2016, tra la fine di agosto e la prima metà di settembre. Al Pd vanno Pavia, Mantova, Ravenna e Campobasso, mentre Macerata resta all'Udc che, questa volta, governerà in solitaria. Una provincia ciascuno anche per i partiti di centro-destra: Forza Italia riconferma il presidente a Vercelli, mentre la Lega Nord nel suo fortino di Treviso.
Ricercatore all'Università di Pavia ed ex esponente di Dc, Forza Italia e del Popolo della Libertà, Poma era stato presidente dal 2006 al 2011 con il supporto della Casa delle Libertà. Nel 2011, la rottura con gli azzurri dopo la mancata ricandidatura a favore dell'assessore Ruggero Invernizzi, nome più gradito alla Lega Nord. Poma, comunque, si era ricandidato con l'appoggio di Udc e della civica Poma il Presidente, ottenendo circa il 9% dei voti e condannando il centro-destra ad un ballottaggio, che portò Daniele Bosone del Pd ad una vittoria di misura.
Una lotta senza quartiere, quella di Poma, che ha prevalso in 3 fasce su quattro: solo nella fascia D, ossia quella che va dai 10.000 ai 30.000 abitanti (dove erano compresi i soli comuni di Mortara e Stradella, dato il commissariamento di Gambolò), Itraloni ha vinto con 17 voti contro i 14 del suo sfidante.
Per quel che concerne i seggi, invece, è finita in parità. Nonostante la lista Casa dei Comuni sia risultata la più suffragata con 39.064 voti ponderati, infatti, ha ottenuto lo stesso numero di scranni dei rivali del centro-destra, rinuniti sotto l'insegna della civica Comuni protagonisti.
Morselli ha prevalso in maniera netta nel capoluogo (20 voti contro i 5 di Rebuschi), perdendo solamente nella fascia "B", ossa quella in cui erano ricompresi i comuni del mantovano tra i 3.000 e i 5.000 abitanti come Monzambano, Castel d'Ario, Canneto sull'Oglio, Sabbioneta, Bozzolo, Medole, Cavriana, Dosolo, Castelbelforte e Gazoldo degli Ippoliti.
Sette consiglieri su dodici andranno alla lista di centro-sinistra - Uniti per la provincia di Mantova - cinque a Cambiare Insieme (centro-destra) e uno ai civici mantovani.
Una vittoria "a mani basse", quella di Battista che è visibile anche a livello territoriale: il sindaco campobassese, infatti, ha la meglio sul suo avversario in tutte e quattro le fasce di comuni.
Oltre al presidente, al centro-sinistra va una maggioranza di 8 consiglieri su 10: cinque proverranno dalla lista Centro-sinistra con Battista e tre da Cives con Battista. A Provincia Unita del centro-destra restano due seggi.
A Vercelli il presidente uscente Carlo Riva Vercellotti è stato riconfermato ampiamente: a scrutinio terminato, l'ex sindaco di Gattinara ha ottenuto il 65,20% dei voti ponderati contro il 34,80% di Angelo Cappuccio, primo cittadino di Santhià, proposto dal Partito Democratico e dal Centro-sinistra.
Vercellotti ha prevalso in tutte le fasce dei comuni, compresa quella del capoluogo Vercelli, nella quale, però, l'attuale maggioranza è di centro-sinistra.
Sei i consiglieri della lista di centro-destra, La Casa dei comuni, che sono stati eletti, mentre la lista La provincia dei Comuni, vicina al centro-sinistra, ha portato a casa quattro scranni.
Oltre a Marcon, anche la lista di centro-destra Marcon presidente fa pieno di voti e conquista 9 seggi, contro i 5 della lista di centro-sinistra Amministratori di Marca e i 2 delle Civiche per la provincia di Treviso.
Pavia: il ritorno di Vittorio Poma
Il centro-sinistra si riconferma, innanzitutto, nelle due province lombarde. A Pavia, dove si è votato domenica, c'è il ritorno di Vittorio Poma sulla poltrona di piazza Italia. Il candidato supportato dal Pd e dai civici di centro-sinistra della provincia, radunati nella lista La Casa dei Comuni, si è imposto sul suo sfidante Andrea Itraloni - sindaco di Copiano appoggiato dal centro-destra - col 56,22%, ossia 42.421 voti ponderati.Ricercatore all'Università di Pavia ed ex esponente di Dc, Forza Italia e del Popolo della Libertà, Poma era stato presidente dal 2006 al 2011 con il supporto della Casa delle Libertà. Nel 2011, la rottura con gli azzurri dopo la mancata ricandidatura a favore dell'assessore Ruggero Invernizzi, nome più gradito alla Lega Nord. Poma, comunque, si era ricandidato con l'appoggio di Udc e della civica Poma il Presidente, ottenendo circa il 9% dei voti e condannando il centro-destra ad un ballottaggio, che portò Daniele Bosone del Pd ad una vittoria di misura.
Una lotta senza quartiere, quella di Poma, che ha prevalso in 3 fasce su quattro: solo nella fascia D, ossia quella che va dai 10.000 ai 30.000 abitanti (dove erano compresi i soli comuni di Mortara e Stradella, dato il commissariamento di Gambolò), Itraloni ha vinto con 17 voti contro i 14 del suo sfidante.
Per quel che concerne i seggi, invece, è finita in parità. Nonostante la lista Casa dei Comuni sia risultata la più suffragata con 39.064 voti ponderati, infatti, ha ottenuto lo stesso numero di scranni dei rivali del centro-destra, rinuniti sotto l'insegna della civica Comuni protagonisti.
Beniamino Morselli la spunta a Mantova
Continua il dominio rosso in quel di Mantova, la Stalingrado di Lombardia. Beniamino Mauro Morselli, sindaco Pd di San Giorgio di Mantova, è il nuovo presidente della provincia con 44.650 voti ponderati (56,35%), sconfiggendo Giorgio Rebuschi, primo cittadino di Ponti sul Mincio, proposto dal centro-destra, che ha raccolto 35.358 voti ponderati (43,65%).Morselli ha prevalso in maniera netta nel capoluogo (20 voti contro i 5 di Rebuschi), perdendo solamente nella fascia "B", ossa quella in cui erano ricompresi i comuni del mantovano tra i 3.000 e i 5.000 abitanti come Monzambano, Castel d'Ario, Canneto sull'Oglio, Sabbioneta, Bozzolo, Medole, Cavriana, Dosolo, Castelbelforte e Gazoldo degli Ippoliti.
Sette consiglieri su dodici andranno alla lista di centro-sinistra - Uniti per la provincia di Mantova - cinque a Cambiare Insieme (centro-destra) e uno ai civici mantovani.
Campobasso: vittoria di Antonio Battista
Vittoria a valanga, quella di Antonio Battista nella provincia di Campobasso, in cui, nel 2011, era stato eletto per la prima volta un presidente di centro-destra. Il sindaco dem del capoluogo molisano ha, infatti, ottenuto 62.596 voti ponderati pari al 72,98% contro i 23.166 consensi raccolti dal suo sfidante di centro-destra, il sindaco di Campochiaro Antonio Carlone.Una vittoria "a mani basse", quella di Battista che è visibile anche a livello territoriale: il sindaco campobassese, infatti, ha la meglio sul suo avversario in tutte e quattro le fasce di comuni.
Oltre al presidente, al centro-sinistra va una maggioranza di 8 consiglieri su 10: cinque proverranno dalla lista Centro-sinistra con Battista e tre da Cives con Battista. A Provincia Unita del centro-destra restano due seggi.
Vercelli: Riva Vercellotti riconfermato presidente
Vercellotti ha prevalso in tutte le fasce dei comuni, compresa quella del capoluogo Vercelli, nella quale, però, l'attuale maggioranza è di centro-sinistra.
Sei i consiglieri della lista di centro-destra, La Casa dei comuni, che sono stati eletti, mentre la lista La provincia dei Comuni, vicina al centro-sinistra, ha portato a casa quattro scranni.
Treviso: la Lega si riconferma con Marcon
Sarà ancora della Lega Nord la presidenza della provincia di Treviso. Il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, è stato eletto presidente con 47.755 voti ponderati, pari al 56,39%. Dopo la storica vittoria in quel di Treviso nel 2013, al primo cittadino Giovanni Manildo non riesce il secondo ribaltone nel fortino verde: con lui 36.935 voti ponderati degli amministratori locali, ossia il 43,61%.Oltre a Marcon, anche la lista di centro-destra Marcon presidente fa pieno di voti e conquista 9 seggi, contro i 5 della lista di centro-sinistra Amministratori di Marca e i 2 delle Civiche per la provincia di Treviso.

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