Elezioni in Trentino-Alto Adige: i risultati di Bolzano




Preannunciato, ma solo in parte. Si può sintetizzare così l'esito delle elezioni provinciali a Bolzano dello scorso 21 ottobre. Vediamo perché.

Risultati

La tabella che segue sintetizza i risultati di lista e il numero di seggi per ciascun partito:

Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano
Lista Voti % Seggi
Sudtiroler Volkspartei 
119 108 41,2 15
Team Kollensperger
43 315 15,2 6
Lega 
31 510 11,1 4
Grune - Verdi del Sudtirolo 
19 391 6,8 3
Die Freiheitlichen 
17 620 6,2 2
Sud-Tiroler Freiheit
16 927 6,0 2
Partito Democratico
10 806 3,8 1
Movimento Cinque Stelle
6 670 2,4 1
Fratelli d'Italia-Alto Adige nel Cuore 
4 683 1,7 1
Burger Union fur Sudtirol 
3 664 1,3 -
Noi per l'Alto Adige
3 428 1,2 -
Forza Italia
2 825 1,0 -
CasaPound Italia
2 451 0,9 -
Vereinte Linke - Sinistra Unita
1 753 0,6 -
Totale 284 531 35

L'esito era preannunciato perché, come da pronostico, ancora una volta la Sudtiroler Volkspartei del governatore uscente Kompatscher si aggiudica la maggioranza dei voti. Come nelle ultime due tornate, anche in questo caso si tratta di una maggioranza relativa: alla Stella Alpina va, infatti, il 41,2% dei voti.

Altrettanto preannunciata la buona performance della Lega, primo dei partiti di lingua italiana con l'11,1% e terzo nell'intera graduatoria per numero di voti. Le altre formazioni nazionali, invece, non vanno oltre il 5%. Il Partito Democratico, ad esempio, si ferma al 3,8%; il Movimento Cinque Stelle raggiunge il 2,4%; Fratelli d'Italia-Alto Adige nel Cuore l'1,7%. Abbastanza, comunque, per fare l'accesso in Consiglio. Al contrario di Forza Italia che ha ottenuto l'1,0%, CasaPound (0,9%) e la Sinistra Unita, ultima con lo 0,6%. Lo stesso accade anche a Noi per l'Alto Adige, la lista formatasi con esponenti provenienti soprattutto dal centrosinistra, che raggiunge l'1,2% dei consensi.

Sono state elezioni inaspettate se considerate sotto il profilo dei nuovi rapporti di forza che caratterizzano le liste della maggioranza linguistica tedesca. Il neonato Team Kollensperger sbaraglia la concorrenza: con il 15,2% è la seconda forza della provincia. Davanti ai Grune, che raggiungono il 6,8% e vengono scavalcati dalla Lega, alla Die Freiheitlichen, quinta col 6,2% e a Sud-Tiroler Freiheit, sesta con il 6,0%. La Burger Union fur Sudtirol, che raggiunge l'1,3% e resta, invece, fuori dal Consiglio.

Il paragone col 2013

Un cambiamento dei rapporti di forza all'interno della provincia che investe, quindi, sia i partiti di maggioranza sia quelli dell'opposizione. Lo dimostriamo con la tabella sottostante, nella quale riportiamo la differenza in termini di voti, percentuali e seggi, per i partiti che hanno concorso il 21 ottobre e nel 2013.
Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano
Lista Voti % Seggi
Sudtiroler Volkspartei 
🔻 12 118 🔻 3,8 🔻 2
Lega + Forza Italia
🔺 27 215 🔺 9,6 🔺 3
Grune - Verdi del Sudtirolo 
🔻 5 678 🔻 1,9 ̶
Die Freiheitlichen 
🔻 33 885 🔻 11,8 🔻 4
Sud-Tiroler Freiheit
🔻 3 813 🔻 1,2 🔻 1
PD + Noi per l'Alto Adige
🔻 4 976 🔻 1,7 🔻 1
Movimento Cinque Stelle
🔻 430 🔻 0,1 ̶̶
Fratelli d'Italia-Alto Adige nel Cuore 
🔻 1 177 🔻 0,4 ̶
Burger Union fur Sudtirol 
🔻 2 401 🔻 0,8 🔻 1

A farne le spese, infatti, sono stati i partiti della destra indipendentista e secessionista. Come fa notare la tabella, le perdite più ingenti le fa registrare la Die Freitlichen, che lascia sul campo la bellezza di 33 885 voti, l'11,8% e ben 4 seggi. Da tener presente che la formazione un tempo guidata da Pius Leitner è passata da essere il principale oppositore della SVP alla quinta forza per numero di voti della provincia.

Non va meglio anche agli altri partiti regionalisti: come già detto la Burgher Union fur Sudtirol perde il suo unico rappresentante, rimanendo fuori dall'assise provinciale. Benché le perdite siano limitate, arretra anche la Sud-Tiroler Freieheit: perde un consigliere provinciale, circa 4 mila voti e l'1,2%. Calano anche i Verdi del Suditorolo (circa 5,6 mila voti pari all'1,9% in meno) che, comunque, riescono a non scalfire la propria rappresentanza.

Un po' come accade, sul versante italiano, alla lista di Fratelli d'Italia-Alto Adige nel Cuore e al Movimento Cinque Stelle. Le perdite, in questo caso non sono particolarmente significative (-0,4 % i primi e -0,1% i secondi) ma il numero di rappresentanti non cambia. Per quel che concerne il Movimento Cinque Stelle, però, si è evidenziato un flop, se rapportato alle elezioni politiche di marzo. I pentastellati, infatti, si erano piazzati dietro la SVP con poco più del 19% dei voti, lasciando sul terreno ben 17 punti. Ossia molto di più di quanto hanno perso la Lega (circa 8 punti) ed il Partito Democratico (circa 10 punti). Ad inficiare sul risultato, in questo frangente, ha sicuramente pesato la scissione dell'ex consigliere provinciale Paul Kollensperger, che ha creato una lista parallela, che parlasse soprattutto all'elettorato di lingua tedesca. Con un brillante risultato.

Vi è, comunque, da precisare che non è molto opportuno fare paragoni con le elezioni politiche. In primis, si tratta di due tornate differenti per modalità di elezione; in secondo luogo, i partiti regionalisti non vi hanno concorso, lasciando scoperto una consistente parte di elettorato.

Come accaduto ai Cinque Stelle, anche il Partito Democratico ha subito una scissione: quella del gruppo legato all'ex presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo, confluito in Noi per l'Alto Adige. Complessivamente anche per i dem il calo c'è, ma non è così accentuato come sembra: a far gridare al crollo del Pd, infatti, è il paragone diretto tra la  lista del 2013 e quella del 2018. Si passa, infatti, dal 6,7% al 3,8%. Tuttavia, una comparazione che comprenda anche Noi per l'Alto Adige è meno severa: le due liste lasciano sul campo quasi 5mila voti, poco meno del 2% e uno scranno del consiglio provinciale.

Il vero boom, invece, ha investito il centrodestra. In paragone al 2013, quando si presentarono in un'unica lista, Forza Italia e Lega guadagnano 27 215 voti, che corrispondono a circa il 10% dei voti e a 3 seggi. Un successo che, comunque, è solamente imputabile al Carroccio. Gli azzurri, infatti, si devono accontentare di un magro 1,0%, senza entrare nell'assise.

Il nuovo consiglio provinciale

L'arretramento della destra regionalista, i boom del Team Kollensperger e della Lega cambiano notevolmente la nuova geografia del consiglio provinciale. Senza che la maggioranza uscente ne tragga un effettivo beneficio. La figura che segue riporta il nuovo assise bolzanino:

Consiglio provinciale di Bolzano
     Verdi del Sudtirolo/Alto Adige;
     Partito Democratico;
     Südtiroler Volkspartei;
     Movimento 5 Stelle;
     Team Köllensperger;
     Lega Nord;
     Fratelli d'Italia-Alto Adige nel Cuore Uniti;
     Die Freiheitlichen;
     Süd-Tiroler Freiheit;

La Sudtiroler Volkspartei ottiene la maggioranza relativa anche in termini di seggi: ne avrà 15. La Stella Alpina, quindi, dovrà cercare una sponda negli altri partiti del Consiglio. Vediamo, quindi, le possibili alternative che il partito sudtirolese ha per costruire il nuovo governo, tenendo conto del fatto che dovrà includere i rappresentanti di tutti i gruppi linguistici.
L'apporto del Partito Democratico in questa legislatura non sarà sufficiente: i dem, infatti, hanno sbloccato un solo seggio. Un'alleanza di centrosinistra è, comunque, possibile, a patto che vengano coinvolti i Grune, ossia i Verdi del Sudtirolo, che hanno ottenuto tre seggi. 
L'alternativa è duplice: aprire al Team Kollensperger, partito che ha sbloccato la bellezza di sei scranni. Oppure, trattare con la Lega, che le assicurerebbe i quattro scranni necessari per superare il golden number.
Maggioranze che escludano la Sudtiroler Volkspartei non sono, invece, possibili. Ipotizzando una riedizione dell'attuale maggioranza di governo (Lega e Movimento 5 Stelle), allargata alla destra regionalista e al Team Kollensperger, si raggiungerebbero 16 seggi.

Analisi territoriale del voto

Ai cambiamenti del nuovo consiglio provinciale corrispondono anche delle variazioni nel consenso ai partiti nei singoli comuni? Proponiamo, quindi, anche una analisi territoriale del voto.
Cominciamo dai voti alle liste per i Comprensori della provincia, riportati nella tabella che segue:

Voti alle liste per Comprensorio
Comprensorio Affluenza Liste Ammesse al Consiglio Liste Non ammesse
Grüne SVP PD M5S TK Lega FDI DF STF Linke NPAA FI CPI BUFS
Alta Valle Isarco 75,7 4,3 41,9 1,8 1,0 28,3 6,2 0,9 6,0 6,7 0,3 0,6 0,4 0,2 1,5
Bolzano 64,6 10,4 16,6 12,2 6,3 7,2 27,8 5,9 1,3 1,0 1,3 3,2 3,1 3,6 0,3
Burgraviato 72,5 5,3 41,7 3,2 2,3 14,6 10,0 1,4 9,0 8,1 0,9 0,7 0,9 0,3 1,8
Oltradige-Bassa Atesina 74,4 6,9 39,2 3,9 3,3 13,7 15,6 1,9 5,6 4,3 0,4 2,0 1,0 1,0 1,3
Salto-Sciliar 80,0 4,5 58,0 0,7 0,7 17,8 5,0 0,2 7,0 3,8 0,2 0,3 0,2 0,2 1,5
Val d'Isarco 78,3 5,9 48,8 2,4 1,0 16,4 7,7 0,4 8,7 6,1 0,3 0,6 0,5 0,2 1,3
Val Pusteria 78,2 3,9 50,8 0,6 0,9 20,2 3,8 0,5 6,8 9,4 0,2 0,8 0,3 0,1 1,6
Val Venosta 76,6 6,9 51,0 0,6 0,4 18,1 2,6 0,2 7,3 10,6 0,4 0,2 0,2 0,1 1,5
Totale Provincia 73,9 6,8 41,2 3,8 2,4 15,2 11,1 1,7 6,2 6,0 0,6 1,2 1,0 0,9 1,3

La Sudtiroler Volkspartei riesce a prevalere in tutti i comprensori, fuorché nella città di Bolzano. Qui, infatti, la Stella Alpina cede il passo alla Lega che, per poco, non arriva al 30% dei voti. La Sudtiroler Volkspartei supera la maggioranza assoluta dei consensi nelle comunità dove la presenza tedesca è maggiore: il Salto-Sciliar, la Val Venosta e la Val Pusteria. Al contrario, ha più difficoltà ad affermarsi nell'Alta Valle Isarco - dove troviamo le popolate comunità italiane di Fortezza e Vipiteno - e nell'Oltradige-Bassa Atesina, dove italiani e tedeschi sono pressoché in parità.


Più in generale, come mostra la mappa, la provincia autonoma di Bolzano resta un mare grigio, come il colore della SVP. L'unico isolotto è rappresentato da quattro dei cinque comuni con una popolazione a maggioranza italiana: Bolzano, Bronzolo, Laives e Vadena. Fallisce, invece, l'assalto leghista alla SVP a Salorno e lo stesso accade a Merano, dove la popolazione è ripartita pressoché a metà tra i due gruppi linguistici.

C'è da dire che i partiti referenti della maggioranza linguistica tedesca riescono a concentrare le proprie sfere d'influenza in maniera molto eterogenea sul territorio. Fermo restando un suo dominio incontrastato su quasi tutta la provincia, la Svp trova due autentiche roccaforti nello Sciliar e in Val Gardena. La destra altoatesina, invece, concentra i suoi migliori successi nelle principali vallate: la Freiheitlichen in Val Pusteria e nell'area del Burgraviato prossima a Merano. In Val Passiria convive, invece, con la Sud-Tiroler Freiheit. Che, invece, trova maggiori proseliti nell'intera Val Venosta. L'Alta Valle Isarco, invece, è la zona d'elezione - è il caso di dirlo - del neonato Team Kollensperger. 

Le formazioni italiane, invece, tendono a concentrare i propri consensi in una zona molto più circoscritta, legata soprattutto alla maggioranza italiana. È suggestivo, infatti, osservare come Bolzano e i suoi dintorni, con i comuni di Merano, Fortezza e Vipiteno rappresentino i risultati migliori di tutte le forze italiane in campo.

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