In vista delle elezioni primarie di domenica 3 marzo, presenteremo in questi giorni i tre candidati alla segreteria del Partito Democratico. In un ordine puramente casuale cominciamo da Nicola Zingaretti.
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Biografia
Classe 1965, romano, fratello minore dell’attore Luca Zingaretti. Entra in politica negli anni del liceo, fondando l’associazione antirazzista “Nero e non solo” e prendendo parte, nel 1982, al movimento per la Pace. Si avvicina al Partito Comunista Italiano, aderendo prima alla Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani e, quindi, a Sinistra Giovanile, di cui è stato segretario nazionale nei primi anni Novanta.
Allo stesso tempo, coltiva anche l’impegno nell’Internazionale socialista, di cui è stato vicepresidente, oltre ad averne guidato il movimento giovanile. Ha fatto parte della delegazione dei DS che, nel 1999, ha incontrato il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi e, nello stesso anno, è stato tra gli organizzatori del viaggio del Dalai Lama in Italia.
Nel 1992 è eletto per la prima volta consigliere comunale di Roma, rimanendo al Campidoglio fino al 2004. Alle elezioni europee di quell’anno, infatti, è eletto eurodeputato nelle liste dell’Ulivo. A Bruxelles fa approvare la direttiva Ipred 2 che tutela la proprietà intellettuale stabilendo pene uniformi in tutta l’Ue per l’importazione di merci illegali e pericolosi da paesi al di fuori dell’Unione. Grazie a questa direttiva, ottiene il MEP Adwards dell’Herald Tribune.
All’impegno in Europa fa coincidere quello nel partito a livello locale. Guida i Democratici di Sinistra romani dal 2000 al 2006, quando è eletto segretario regionale della Quercia. Partecipa, l’anno successivo, alla costituzione del Partito Democratico, di cui è stato segretario regionale per il Lazio dal 2007 al 2009.
Nel 2008 è eletto presidente della provincia di Roma, sconfiggendo al ballottaggio Alfredo Antoniozzi, candidato de Il Popolo della Libertà. Alla guida di Palazzo Valentini realizza il progetto ProvinciaWiFi – che porta in molte aree pubbliche di tutta la provincia romana la connessione ad internet – e inaugura il centro per l’orientamento, formazione ed il lavoro Porta Futuro.
Nel luglio 2012 aveva annunciato la corsa alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Roma. Si ritira a ottobre 2012, quando, decide di lanciarsi nella sfida per la presidenza della Regione Lazio, lasciata vacante dalle dimissioni di Renata Polverini. Il 25 febbraio 2013 è eletto governatore col 40,65% contro l’ex presidente Francesco Storace. Viene riconfermato – primo caso nella storia del Lazio - alla guida della Regione, il 5 marzo 2018 con il 32,92% contro il manager Stefano Parisi. Negli anni da governatore, Zingaretti ha promosso il piano di rientro della Sanità, facendo passare alcuni provvedimenti a favore della cultura – dalla legge sullo spettacolo dal vivo, alla tutela di parchi regionali e dimore storiche, sino alla rigenerazione urbana ed il recupero edilizio – istituendo l’Agenzia regionale di Protezione Civile.
Il 13 ottobre 2018 annuncia la sua candidatura alla Segreteria del Partito Democratico.

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