A Pergine Valsugana il centro-destra supera agilmente il 50%

Con Trento, il secondo collegio uninominale del Trentino-Alto Adige chiamato a rinnovare il proprio rappresentante è stato quello di Pergine Valsugana. Un territorio situato ad est del capoluogo regionale, nel quale ricadono la Valsugana, il Tesino, il Primiero e le valli di Fassa e Fiemme.

Ad aggiudicarsi il seggio, il 4 marzo di un anno fa, il leghista Maurizio Fugatti, che ha lasciato Montecitorio nell'autunno 2018 dopo la sua elezione a presidente della provincia di Trento. Come a Trento, anche per Pergine Valsugana si sono sfidati in tre: il cartello di centrosinistra Alleanza Democratica Autonomista ha candidato la procuradora de Fascia Cristina Donei, il centrodestra il consigliere comunale di Ospedaletto, Mauro Sutto e il Movimento Cinque Stelle l'avvocato ladino Rosa Michela Rizzi.

Candidati
Voti %
Mauro Sutto  27 513   51,08
Cristina Donei 19 386  35,99 
Rosa Michela Rizzi   6 959  12,92
Voti validi
53 858

Il seggio va al centrodestra, con Mauro Sutto che supera la maggioranza assoluta dei consensi, raccogliendo poco più di 27mila preferenze. Seconda è arrivata Cristina Donei, ferma a poco più di 19mila voti col 35,99%, davanti a Rosa Michela Rizzi , ultima con circa 7mila voti e il 12,92%.

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Essendo Sutto un esponente della Lega, ancora una volta la maggioranza parlamentare non subisce contraccolpi.


Come già osservato anche a Trento, poi, il consenso del centrodestra è molto omogeneo sul territorio. Su 57 comuni, infatti, prevale in 50. Sono 5, invece, gli enti in cui è risultata più votata Cristina Donei, mentre la pentastellata Rosa Michela Rizzi è rimasta a bocca asciutta.  


Ad eccezione di Luserna, proprio la Val di Fassa è la parte del collegio nel quale il centrosinistra è andato meglio. Donei raccoglie i suoi migliori consensi a San Giovanni di Fassa, Moena, Campitello di Fassa e Predazzo, mentre a Canazei - così come a Sagron Mis - la sfida si chiude in parità con Mauro Sutto.


Come la Donei, anche Sutto ottiene la performance più brillante nella zona di origine: il Tesino. Il risultato migliore, in particolare, lo ottiene a Fierozzo, dove sfiora quasi l'80% dei consensi.

Come già riscontrato anche nel caso del Collegio uninominale di Trento, anche in quello di Pergine Valsugana, l'affluenza cala a picco: si passa dal 78,72% dei votanti al 51,36%. Una diminuzione vistosa se rapportata al fatto che in quella stessa data si sono tenute le elezioni europee.

Candidato
4 marzo
Voti Voti Candidato
26 maggio
Diff.
L. Dellai + A. Valer 
17 445
 ➡ 

 ➡ 
19 386
Cristina Donei 
1 941
Riccardo Fraccaro
16 674
6 959
Rosa Michela Rizzi 
9 715
Maurizio Fugatti 
32 333
27 513
Mauro Sutto
4 820 

Del calo di votanti sembra approfittarne meglio il solo centrosinistra: Cristina Donei prende circa 2mila preferenze in più rispetto a quelle espresse nei confronti di Lorenzo Dellai e Antonella Valer. Il tutto, bisogna ricordarlo, è al netto dei voti andati, il 4 marzo, alla lista congiunta di SVP-Patt che, come già fatto nel caso di Trento, non aveva dato indicazioni di voto per il collegio.

Al contrario, è il Movimento Cinque Stelle a subire le maggiori perdite tra tornata generale e quella suppletiva: Rosa Michela Rizzi, infatti, perde 10mila voti rispetto al ministro Riccardo Fraccaro. Il doppio di quanto il candidato di centrodestra Mauro Sutto lascia per strada rispetto a Maurizio Fugatti.

Candidati Suppletive Voti Voti Liste Europee  Diff.
Cristina Donei 
19 386
 ➡ 

 ➡ 
14 877
PD - Verdi - +Europa
4 509
Rosa Michela Rizzi 
6 959
4 577
Movimento Cinque Stelle
 2 382
Mauro Sutto 
27 513
31 324
FI - Lega - FdI
3 811

Anche l'effetto personalizzazione è dalla parte della procuradora de Fascia: Donei prende infatti 4 509 voti in più rispetto alle tre liste d'area che si sono presentate alle elezioni europee. Al contrario, Sutto perde circa 4mila voti rispetto a Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Un dato, quest'ultimo, che conferma la capacità del centrosinistra di radicarsi sul territorio, anche se ciò - almeno a Pergine Valsugana - non impensierisce affatto gli avversari, ben sopra la soglia della maggioranza assoluta

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